
IN ABRUZZO

QUESTO E’ IL MIO PAESE NATIO
FOTOMONTATO DA FABRIZIO DI GIACOMO
CON ALCUNE IMMAGINI CARATTERISTICHE DEL SUO TERRITORIO
FOTOMONTATO DA FABRIZIO DI GIACOMO
CON ALCUNE IMMAGINI CARATTERISTICHE DEL SUO TERRITORIO
Sullo sfondo la “Majella madre”. Sulla destra l’attuale sede comunale. Al centro la chiesa di S. lorenzo dove: - sono stato battezzato - ho imparato a servire la messa in latino e a suonare le campane col batacchio a mano, per chiamare i fedeli alle funzioni religiose.
Sempre a destra, in primo piano, una cascatella del fiume Lejo in un laghetto dove, come tutti i ragazzi del paese, ho fatto anch’io il 1° bagno completo impossibile a casa. A sinistra il tholos piu’ grande del sito paleolitico di valle Giumentina. In quella capanna in pietra ho dormito quando da giovane ho fatto il “bifolco” col trattore cingolato fiat 25 (1° acquistato nel paese), contribuendo, insieme a mio padre, sindaco del paese per 20 anni, a triplicare i prodotti dell’ agricoltura allora tipica.
Ora e’ un paesino di 457 abitanti su 674 iscritti all’ anagrafe (un terzo di quando ero bambino) conosciuto come “il paese del farro” e di siti archeologici in corso di valorizzazione: - chiesetta di s. Agata venerata dalle lattanti; - tempio romano di Ercole curino; - ricostruzione in atto di un villaggio paleolitico nella valle Giumentina a fini didattici per le scuole oltre che turistici. Ma non solo, in un paese pedemontano non può mancare il formaggio pecorino DOC prodotto alle pendici della Maiella.
Adesso, dopo più di trenta anni di gestione politico-amministrativa quasi anonima, va dato atto all’amministrazione comunale uscente di aver fatto decollare Abbateggio verso una nuova forma di importanza politica, e sociale a cui sembra che già altri paesi guardano con attenzione. Le pagine che dedicherò al mio paese vogliono rendere omaggio ad una comunità che ha dimostrato di aver saputo prendere coscienza di un cambiamento radicale nella gestione della vita socio economica soprattutto nei piccoli borghi. Non sarebbe sbagliato se anche altri centri della Comunità Montana “ Majella – Morrone“ lo prendessero ad esempio.
agli articoli --------->>>>>
Sempre a destra, in primo piano, una cascatella del fiume Lejo in un laghetto dove, come tutti i ragazzi del paese, ho fatto anch’io il 1° bagno completo impossibile a casa. A sinistra il tholos piu’ grande del sito paleolitico di valle Giumentina. In quella capanna in pietra ho dormito quando da giovane ho fatto il “bifolco” col trattore cingolato fiat 25 (1° acquistato nel paese), contribuendo, insieme a mio padre, sindaco del paese per 20 anni, a triplicare i prodotti dell’ agricoltura allora tipica.
Ora e’ un paesino di 457 abitanti su 674 iscritti all’ anagrafe (un terzo di quando ero bambino) conosciuto come “il paese del farro” e di siti archeologici in corso di valorizzazione: - chiesetta di s. Agata venerata dalle lattanti; - tempio romano di Ercole curino; - ricostruzione in atto di un villaggio paleolitico nella valle Giumentina a fini didattici per le scuole oltre che turistici. Ma non solo, in un paese pedemontano non può mancare il formaggio pecorino DOC prodotto alle pendici della Maiella.
Adesso, dopo più di trenta anni di gestione politico-amministrativa quasi anonima, va dato atto all’amministrazione comunale uscente di aver fatto decollare Abbateggio verso una nuova forma di importanza politica, e sociale a cui sembra che già altri paesi guardano con attenzione. Le pagine che dedicherò al mio paese vogliono rendere omaggio ad una comunità che ha dimostrato di aver saputo prendere coscienza di un cambiamento radicale nella gestione della vita socio economica soprattutto nei piccoli borghi. Non sarebbe sbagliato se anche altri centri della Comunità Montana “ Majella – Morrone“ lo prendessero ad esempio.
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