Per quasi due mesi abbiamo avuto problemi di trasferimento del dominio e del sito di " Interventi-abruzzo" alla gestione di Aruba perché il precedente Provider , stranamente straniero, di lingua inglese, aveva affidato il servizio ad una società nostrana, gestita da un amico che stimavamo, che, però, ha cominciato bene , ma poi ha dimostrato di utilizzare ,in merito, personale non idoneo , ma soprattutto incapace e presuntuoso al punto di provare ad ostacolare il trasferimento del sito come se il relativo dominio fosse di sua proprietà.
C'è voluto tempo e pazienza ma ce l' abbiamo fatta , anche se qualche particolare, che non ostacola il lavoro, va ancora sistemato. Ci penseremo a settembre. Adesso godiamoci il calore e le fresche piogge estive. Alcuni giorni di vacanza fa bene anche a noi .
Torniamo , dunque, alle riflessioni che adesso esprimiamo solo come provocazioni. Senza indicazione dei destinatari che speriamo si auto - individuano dal contenuto.
Oggetto
- Stiamo assistendo ad una sequela di fenomeni, non solo meteorologici , ma soprattutto di azioni socio – economiche , e soprattutto di idiozie politiche e giuridiche che non si possono considerare finalizzate alla creazione di una gradevole convivenza umana dei popoli nei rispettivi territori geografici. In tale contesto l' Italia sta rischiando anche l' anonimato linguistico. C'è, dunque, qualcosa che mistifica il senso della vita degli abitanti terrestri . Bisognerebbe individuarla, ma chi potrebbe farlo, sia a livello nazionale che internazionale, non ci prova nemmeno perché renderebbe inutile la sofisticata azione finanziaria inventata per stimolare negli uomini il desiderio, sempre crescente, dell' accumulo di DENARO monetario senza scopo concreto, oltre ai problemi di vita e di cultura.
Provocazioni
- 1 – Alla individuazione del mistificante ci ha provato, però, il collega Massimo Fini quando ha pubblicato nel 2008, ma scritto nel 1998, "IL DENARO <STERCO DEL DEMONIO> " esponendo ricerche e riflessioni con cui ha dimostrato che il DENARO era e , purtroppo, ancor più ora, è l' unico gestore della vita umana nel mondo. Questo succede da circa 3000 anni, senza che gli uomini si siano accorti delle relative conseguenze. In chiusura , però, Fini per il DENARO azzarda la previsione della sua fine.
In tal senso c'è qualcuno che può dimostrare che non sia cosi? Se così non fosse che senso avrebbero tutte le truffaldine attività e "invenzioni" dell' uomo pensate ed applicate per "fregarsi" (scusate) a vicenda nella gestione del "senso della vita" sulla Terra ?
A cosa servirebbero le truffe, le rapine, gli omicidi, la corruzione, la concussione, le falsificazioni di documenti, le sofisticazioni e gli strumenti di ogni tipo ( sesso compreso) per vincere la corsa alla conquista di poltrone con retribuzioni davvero eccessive , come quelle parlamentari e burocratiche?
Ci fermiamo perché l' elenco sarebbe troppo lungo. Il "lavoro onesto", dunque, produce poco, mentre gli impegni e le attività mistificanti hanno solo lo scopo di accumulare DENARO, materializzato nelle banconote. In merito basta leggere con ATTENZIONE , anche logico-linguistica , i testi sacri della Bibbia e del Corano.
Si dice, intanto, e si conferma, che solo chi lavora con le banconote si "arricchisce". Le Banche e la Borsa ne sono la testimonianza. Adesso però si è scoperto che il vero lavoro delle banche non è quello di aiutare la collettività che non lavora con gli €uro, ma quello di far scomparire dalla sera alla mattina i depositi di chi risparmia senza produrre PIL. (Prodotto Interno Lodo)
Adesso il Governo sta "lavorando " alla ricerca del DENARO necessario per salvare le banche fallite con denaro risparmiato dal popolo , pare, infatti, che quello del "debito pubblico" sia finito. Ne parleremo col prossimo intervento.
Di chi sarà la colpa o la "costruzione" di tutto questo caos internazionale? L ' affermazione sul "denaro <sterco del demonio >", quasi – quasi comincia a preoccupare . E se fosse vero dove finirebbe tutto il "denaro-merce" accumulato inutilmente perché eccessivo? E' stato calcolato che solo l' 1% della massa monetaria circolante nel mondo basterebbe a far vivere bene tutte le popolazioni della Terra. Chi gestisce e dove si trova l' altro 99 %?. Nessuno lo sa , e chi lo conosce non lo dice. Le masse popolari devono restare ignoranti, ma alla pubblica istruzione non ha mai interessato e non interessa tuttora.
In merito possiamo anche citare una nota quasi "religiosa" in quanto si può leggere sia sulla Bibbia che sul Corano. I due testi sacri sono d’accordo su due degli aspetti fondamentali della fede: l' esistenza di un solo Dio ( Allah o Geova) e la presenza del Demonio, ex angelo ribelle al Dio unico, il quale l' avrebbe cacciato dal Paradiso, per spedirlo sulla Terra dove starebbe "vendicandosi "contro il Creatore; ma ancora per poco, dicono i Testimoni di Geova. Nessuna certezza, comunque , è dimostrabile anche se l' attuale gestione della vita terrestre non può essere solo effetto di capacità mentali e intellettive di uomini super dotati come Mosè, Maometto e i quattro evangelisti anche in un contesto di analfabetismo diffuso. Chi sarà, dunque, il vero architetto di tutto ? : l' ignoranza popolare o il DENARO?
Per chi non l' avesse già fatto , consigliamo la lettura degli interventi precedenti.
-2 - Chiediamo a Massimo Fini di comunicarci , se può, il numero dei libri stampati sul denaro/sterco, e se gli risulta il numero di quelli venduti. Da questi dati pensiamo si possa ipotizzare , ove non fosse già disponibile , il numero dei lettori fra cui potrebbero (dovrebbero) esserci politici, amministratori, sindacalisti , banchieri, ministeriali, soprattutto della pubblica istruzione, dalla media all' università, nonché imprenditori, ecc, ecc. Noi ne abbiamo già proposto l' adozione scolastica come libro di testo. Solo così si potrebbe uscire dalla crisi di cui tanto si parla e sparla con una enorme ignoranza dei fatti economici e normativi, ma anche di logica giuridica. Ma è proprio su questa carenza di informazione che contano gli speculatori.
La n. 1 - è una provocazione complessa; questa dedicata a Fini non vuole essere e non è provocatoria. La richiesta ha lo scopo di poter meglio diffondere l' informazione di cui nessuno parla.
- 3 – Torniamo alle quattro banche "fallite" di cui CariChieti pare che il 22 novembre 2015 non fosse insolvente. La sua insolvenza, cioè, sarebbe arrivata dopo, sia per provvedimento di Bankitalia che del Tribunale di Chieti. Si tratta di un intreccio poco chiaro. Ma la nostra provocazione ha un altro oggetto di cui, comunque, fa parte anche CariChieti.
Il problema è questo : in tutte le banche accessibili i privati cittadini normalmente "investono" i loro "risparmi" che , però, ATTENZIONE ! , non sono di loro PROPRIETA'. Gli stipendi, sia statali che privati, nonché ogni altro compenso ricevuto , sono, infatti , parte costitutiva del debito pubblico di cui lo Stato si serve per retribuire i dipendenti con uno stipendio dato in possesso per essere usato, quale compenso per l' attività svolta dai cittadini ed altre esigenze di vita. Se questi non usano tutto il compenso ricevuto pensano di " investire" in banca i soldi non utilizzati nella convinzione che il risparmio sia di propria esclusiva proprietà. Se cosi fosse si annullerebbe in automatico il debito pubblico e il relativo interesse che viene pagato ai creditori
Ma non è così, perché lo Stato, o altri , distribuiscono la moneta presa dal "debito pubblico", cioè dai soldi avuti in prestito dalla BCE, tramite le banche private , alle quali , ovviamente, deve pagare gli interessi in quanto sono i veri proprietari della moneta circolante. Lo Stato , infatti, per decisione del Trattato EU, non può stampare moneta di sua proprietà per cui deve chiedere in prestito la moneta-denaro che gli serve . Si formano, così, a nostro avviso, alcune irregolarità finanziarie:
- a) La moneta data in possesso ai privati perché la usino non si trasforma in proprietà come la gente crede, quindi non dovrebbe essere ulteriormente "prestabile" alla banca per uso investimento. Dovrebbe essere , invece, o utilizzata per investimenti produttivi PIL, o conservata in cassa forte privata , o versata in custodia su un conto corrente bancario da dove possa essere ritirata, tutta o in parte, in ogni momento a richiesta personale. Ma non solo. L' accumulo di risparmio improduttivo fa crescere il debito pubblico, basta riflettere sul suo continuo aumento. Ma questa informazione logico/giuridica non l' hanno mai fatta né i governi precedenti né quello attuale al punto da avvalorare la trasformazione del prestito/possesso in proprietà di cu si è convinta lagente. Se fosse accettabile e legittima questa teoria che trasforma il prestito in proprietà potrebbe utilizzarla anche lo Stato non pagando gli interessi ai suoi creditori.
- b) Poiché la banca usa invece tutta la moneta disponibile che ha in cassa, percependo interessi dallo Stato da cui acquista Titoli, o dai privati che chiedono finanziamenti , calcolati ad un tasso di molto superione a quello dato ai correntisti risparmiatori, si potrebbe creare un problema di abuso illegittimo della sua gestione istituzionale a danno dei risparmiatori
- c) Lo Stato, intanto, paga due volte gli interessi sul debito : quando lo chiede alle banche creditrici e quando paga gli interessi sui bond e i titoli di Stato. E ciò sempre a scapito e danno dei cosiddetti "risparmiatori;
d) Scatta la domanda. E' giuridicamente legittimo, da parte dei "risparmiatori" , affidare alla banca le somme , comunque e da chiunque ricevute in possesso, ma non in proprietà , sottoscrivendo contratti che consendono alle banche di utilizzare le stesse somme per l' acquisto di titoli dello Stato o per finanziare mutui ad altri privati ? Insomma. i soldi dei risparmiatori non potrebbero né dovrebbero essere utilizzate dalle banche.
In tal senso noi , da incompetenti, potremmo anche sbagliarci , perciò chiediamo spiegazioni e chiarimenti a chi ne dovrebbe sapere più di noi. Le possibili provocazioni non sono , comunque, finite, ce ne sono ancora tante di cui ce ne occuperemo a settembre.
Buone vacanze a tutti i lettori.