Per non essere fraintesi riteniamo di dover chiarire il significato concettuale che stiamo dando al verbo "gestire". Per "gestione" intendiamo l' uso di un "potere" esercitato, da chiunque ne è dotato, per la conduzione , il controllo e la guida risolutiva di problematiche e situazioni semplici e complesse, compresa la presenza, e la loro funzione, di tutti gli esseri viventi sulla Terra: dai microbi e/o virus, alla vegetazione , dagli animali selvatici alla vita umana. In sintesi : si tratta di capire qual' è il senso e il fine della vita sulla Terra? A chi e a cosa serve?
Le attuali istituzioni pubbliche, nazionali e internazionali, rispondono con un particolare concetto astratto : la "crescita", ma senza darne una spiegazione linguistica concreta. Pubblicamente , però, viene diffusa l' idea che mediante la "crescita" si produce beneficio e contenuto etico alla convivenza generale dei popoli. Nessuno , però, si assume la responsabilità di precisare chi, cosa e come può e deve crescere.
E' noto, però, che così come si svolge l' attuale economia globalizzata viene spontaneo il dubbio di una possibile azione truffaldina a danno di tutta la popolazione terrestre, tenendola costantemente, disinformata sulla questione con metodologie artificiose, compreso l' uso di parole straniere che solo pochi conoscono.
Diciamo questo perché crediamo di aver capito, sperando di sbagliare, che il problema di cui stiamo scrivendo non interessa granché, almeno ai visitatori di "INTERVENTI". Ci sembra strano. Però, a giudicare da ciò che sta accadendo da alcuni anni in tutti i territori popolati della Terra , ci sarebbe da preoccuparsi dandone opportuna dimostrazione a chi di dovere.
Si predica la pace ma si producono e si vendono armi e strumenti che servono solo per fare guerra. In merito, ad esempio, circola la notizia che nei territori delle nazioni medio-orientali, fra loro belligeranti senza sosta, sono state "posizionate" circa 20 milioni di mine antiuomo, prodotte in occidente e rimaste ancora inesplose. A quelle nazioni anche l' Italia ha venduto e vende ancora materiale bellico. Si dice in cambio di petrolio, ma gli ultimi "scandali petroliferi", non solo italiani , compresa, purtroppo, la vicenda del referendum "trivellatore", "dicono" molto altro tutto diverso.
Tutti propongono la promozione di un benessere generale, ma di fatto si inventano sempre nuovi ostacoli finanziari che lo impediscono. La mancanza di conoscenza e la disinformazione dei popoli sono gli strumenti più diffusi , mentre i programmi scolastici , compresi quelli aggiunti agli esistenti per fare una "buona scuola" "renziana", si rivelano inutili, se non dannosi, per la "crescita" culturale e socio-umana delle nuove generazioni.
Evitiamo volutamente di entrare nel mondo della pubblicità cartacea , televisiva e "internettizzata" perché riteniamo che tutti ne conoscano gli scopi e ne siano infastiditi. Ma torniamo al titolo.
Il "NO" delle religioni più diffuse è facile da capire : sono poche e nessuna dispone del potere di "gestire" la vita degli aderenti a tutte le altre credenze religiose seguite nel mondo. Ma allora chi può disporre della funzione gestionale della vita terrestre ? A nostro avviso il compito potrebbe essere svolto solo da "strutture " che operano, con le stesse finalità e gli stessi strumenti organizzativi , in ogni territorio abitato al fine di creare una vita dignitosa, e non competitiva, ai relativi popoli. Purtroppo anche le organizzazioni indicate nei nostri titoli hanno potere limitato a specifici territori spesso in lotta fra loro. Quindi non idonei neanche ad utilizzare, a fin di bene collettivo, la "globalizzazione dei mercati " , come di fatto sta accadendo. In merito il petrolio e l' industria bellica ci pare che dicano tutto, e in senso negativo. Ci restano due concetti astratti con i quali ci sembra possibile indicare un percorso idoneo alla formulazione accettabile di una risposta alla domanda posta con i due titoli :
1) L' ECONOMIA
L' economia è un concetto astratto perchè non ha un tangibile corrispettivo naturale a cui riferirla. Ha provveduto a "concretizzarla " l' esperienza di un uso razionale di un qualsiasi mezzo materiale e concreto di cui si dispone in quantità più o meno limitata, come ad esempio la moneta, necessario per soddisfare al meglio i bisogni individuali e/o collettivi . A tale scopo funzionano sia il risparmio che l'organizzazione di specifiche attività, sia soggettive e/o di gruppo ristretto (economia reale) , che di ordine sociale ( statale, istituzionale, aziendale , ecc. ) (economia socio-politica). Il suo principio guida, in ogni caso, è l' uso razionale degli opportuni strumenti, utilizzabili e utilizzati.
2) LA FINANZA
Il suo concetto astratto si trasforma in concreto con uno "strumento" creato, mediante la definizione "GESTIONE FINANZIARIA", dalle oligarchie della moneta, e/o dei capitali solidi; le quali utilizzano il loro potere materiale per manipolare risorse e popolazioni, a livello mondiale, a loro esclusivo vantaggio . Di queste si dice che vogliono creare un unico governo mondiale. Chi vivrà vedrà.
La finanza e l'economia reale sono, però, due mondi a parte, lontanissimi tra loro anche se vengono considerati quasi complementari. La prima , infatti, non si interessa, in concreto, della economia relativa alla vita pratica della gente, ma di quella che può consentire il dominio nazionale e internazionale. Va detto, però, che l' economia reale subisce, comunque , gli effetti , spesso perversi, della gestione finanziaria oligarchica che sfrutta l' incoscienza e la disinformazione popolare molto diffusa.
In merito, quindi , si capisce che di fatto è LA FINANZA che "gestisce" l' ECONOMIA mondiale . La conferma, in tal senso, l' ha data l' attuale Governatore della BCE, prof. Mario Draghi , quando a Firenze in data 11-10-2006 ha letto, in apposito incontro socio- economico, un intervento titolato
" Le istituzioni finanziarie internazionali nell' economia mondiale" citando : FMI ( Fondo Monetario internazionale), Banca Mondiale, BRI (Banca dei Regolamenti Internazionali) e OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economici ). Queste Istituzioni , purtroppo, molto spesso si ritengono autorizzate a proporre indicazioni agli Stati nazionali su come gestire le rispettive economie.
LE BORSE E LE BANCHE
Alle Istituzioni citate da Draghi vanno aggiunte , anche, le BORSE VALORI di ogni nazione e il sistema bancario nazionale e internazionale in mano alle oligarchie economiche.
Borse e Banche , infatti, costituiscono strumenti essenziali a livello finanziario, perchè dai movimenti e dalle operazioni di "dare ed avere" compiute nello scambio "borsistico", e dall' uso bancario della moneta, dipendono i mercati e le economie dei privati e degli Stati. Di fatto quasi tutte le "crisi economiche" nascono in seguito al risultato delle contrattazioni "borsistiche" effettuate dagli operatori che vendono e/o acquistano valori monetari. La Borsa e le Banche, insomma , costituiscono "mercati coperti" , in gergo chiamati solo "MERCATI", dove si compra e si vende solo MONETA / DENARO , usando altra MONETA / DENARO, come se si trattasse di una normale merce da consumare a tavola o altrove . Senza moneta, infatti, le Borse e le Banche non servono a niente e a nessuno, oltre agli "addetti ai lavori" .
Si può concludere, quindi, che tali strutture hanno un ruolo decisivo sia ai fini dell'economia nazionale di uno Stato, che, troppo spesso, anche ai fini dell'economia mondiale.
CONCLUSIONE
Per concludere. La risposta a tutte le domande dei due titoli è una sola : la "gestione mondiale dei popoli" è esclusivo compito del DENARO di cui tutti sono "innamorati pazzi " sin da quando è stato capito, da prima di Cristo, che il baratto , scambio scomodo e spesso impossibile, poteva essere sostituito usando conchiglie o pezzetti di rame. Adesso si usano "pezzetti" speciali di plastica e/o carta stampata chiamati assegni o carta-moneta.
Il DENARO, insomma, come primo concetto astratto, ma di "natura neutra", si inserisce fra l' economia e la finanza con la funzione di obiettivo da perseguire con la "gestione finanziaria" . Ne deriva la conseguenza di stimolare ed accrescere l' egoismo, l' avarizia e il desiderio di accumulazione , ad ogni costo, compresi: delitti, furti, compromessi, corruzioni e concussioni, senza vergogna, insiti nella natura umana, anche se in maniera e misura diversi in ciascuno.
Rispondiamo, perciò, alla 1^ domanda affermando che , pur se in forme diverse per nazioni, a gestire i popoli del mondo è stata e continua ad essere soltanto il DENARO usando foglietti di carta chiamati "moneta". Questa, però , non ha lo stesso concetto del DENARO. I due termini non sono sinonimi perché non hanno la stessa funzione culturale e sociale. Basta pensare che Il denaro non si distrugge . Ci puoi comprare tutto ma non è acquistabile. La moneta, invece, materializza il denaro ma può scomparire o essere distrutta dalla sera alla mattina. Banca Etruria e altre insegnano.
Appare evidente, perciò, che in materia occorre fare molta chiarezza ,se si vuole uscire dalla crisi e dagli imbrogli, facendo vivere la gente in modo decoroso e pacifico. Ne parleremo col prossimo intervento . (Continua)