LE TASSE NESSUNO LE VUOLE PAGARE- IL GOVERNO PROMETTE MA NON SA COME FARE - NE SANNO DI MENO ANCHE I DEPUTATI E E SENATORI ATTUALI . FORSE CI PRENDONO IN GIRO . PER I CANDIDATI AL NUOVO PARLAMENTO ASPETTIAMO IL 4 MARZO. PREMESSA
Torniamo a scrivere dopo qualche mese a causa di un involontario ricovero in ospedale per una cistite provocata dalla "micosi fungina", madre dell' infezione denominata "candida albicans" . Ne abbiamo scritto l'anno scorso, ma torneremo sulla questione per darne altre informazioni importanti, acquisite in via diretta, per chi ignora il problema . Non tutti i medici, purtroppo a loro insaputa sulle conseguenze, ne tengono conto prima di prescrivere antibiotici. In ospedale , infatti, nonostante il nostro avvertimento ci hanno imbottito di tale medicina che alimenta la crescita dei miceti fungini. Questo ha ri-potenziato l' effetto candida con altri più fastidiosi e pericolosi effetti.
Ora, però, passiamo alle TASSE e al DEBITO PUBBLICO che tutti i politici promettono di abbassare ma non di eliminare. Si dice che ogni promessa è debito.
Ma non è pensabile che il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio e tutti gli altri Ministri, gli economici in particolare, Deputati e Senatori, non sappiano che le promesse sono debiti da onorare a scadenza concordata. Molti si stanno chiedendo dove il prossimo Governo prenderebbe la moneta (non il denaro che è solo un' idea astratta) per onorare le promesse ai prestatori (BCE e Banche private) .
La risposta : tutti la conoscono bene da sempre, cioè dalle TASSE: (sia dagli stipendi di chi lavora nel pubblico, che dai compensi di chi lavora in privato, ma anche da chi incassa compensi di ogni altra natura, compresi gli utili di chi svolge attività produttiva di servizi a richiesta privata, di informazione parlata e scritta ). C'è , però , chi non paga. E allora ? Allora ci prendono in giro come ha fatto sere fa BERLUSCONI intervistato dal conduttore della trasmissione televisiva " NON E' L' ARENA" il quale gli ha chiesto dove prenderebbe i soldi per abbassare le tasse La risposta è stata che dopo averle abbassate al 20% per tutti occorrerà procedere alla revisione di un lungo elenco di situazioni contributive per recuperare la disponibilità economica necessaria. Senza dilungarci troppo la risposta implicita è stata che l' eliminazione delle tasse non è possibile. Da lui non ci aspettavamo tale risposta, ancora di più dagli altri politici , dai sedicenti economisti, e dai candidati al 4 marzo.
, A rispondere alla domanda del conduttore televisivo ci proviamo noi , senza presunzione e intenzione offensiva, ma solo con l' idea di suggerire una riflessione semplice e concreta, Sulla questione abbiamo già scritto due interventi nel 2011. Il contenuto degli articoli , che si possono leggere cliccando sui titoli linkati , hanno bisogno di una spiegazione più sintetica ma necessaria .
COSA SONO LE TASSE E PERCHE'
L'uso linguistico e concettuale del termine "tassa" che si sta facendo in questi giorni da tutti, politici e non, ma anche e soprattutto da giornali e TV, non è appropriato per far capire il problema ai contribuenti. Si tratta, infatti, di un uso vecchio, quando i "tributi" di ogni genere, che prima ognuno pagava senza protestare, erano erroneamente considerati tutti come "tassa".
L' evoluzione economica e finanziaria, attualmente più invisa nella gestione della vita pubblica e privata, richiede la precisazione concettuale e di fatto, poiché la richiesta generica e unica di abbassare o togliere le tasse non è attuabile dallo Stato, date le condizioni economiche e finanziarie in atto. Vediamo perché.
(1) La tassa è un compenso che i privati pagano allo Stato e agli Enti pubblici ( Regione, Provincia, Comune) per i servizi istituzionali che vengono attivati a vantaggio della collettività ( scuola , sanità, giustizia, sicurezza pubblica, INPS, trasporti pubblici, viabilità, rifiuti ecc.). Si tratta, cioè, di servizi che i privati non potrebbero assicurare a tutti i cittadini per cui gli Enti istituzionali che li attivano chiedono il relativo finanziamento degli inevitabili costi.
(2) In tale contesto altro pagamento "istituzionale" a favore dello Stato si chiama "imposta": sul reddito di lavoro (730 - 740 ) e sulla casa (ICI e IMU) . Queste, però, non sono " tasse" ma " l' imposizione" di un contributo che gli Enti istituzionali possono chiedere per legge in caso di necessità particolari (il debito pubblico per esempio) perché hanno comunque un costo istitutivo senza rendere alcun servizio ai contribuenti.
(3) Ci sono poi le Tariffe per le quali basta solo citare : acqua, luce, gas, telefono, carburanti ecc. per capire che i loro costi sono connessi alle richieste e ai relativi consumi dei privati . Per questi lo Stato non ha competenza a decidere e a riscuotere, ma solo quella di autorizzarne l' attività alle imprese private.
Cosa, dunque, si può chiedere al Governo che verrà? Non una cancellazione o una diminuzione di tutti i pagamenti che le famiglie sono costrette a sopportare, ma solo quelle dei precedenti punti 1 e 2. Con quali soldi ? Con quelli da togliere a destra e a manca ? Nessuno dice che si tratta comunque del problema DEBITO PUBBLICO che, come è noto, cresce continuamente ma che poi, nell'uso, non viene distribuito in modo equo e funzionale.
Non sappiamo cosa pensano i lettori, ma noi abbiamo l' impressione che la richiesta dello Stato viene rivolta a tutte le famiglie come se queste potessero stampare moneta in casa per vivere, abitare e pagare le tasse senza problemi. Il vero problema, invece, è che la moneta in circolazione viene distribuita concedendola, con inganno, in proprietà di chi la riceve senza darne spiegazione. La proprietà, invece , è sempre di chi l' ha prestata allo Stato contro interesse.
Domanda provocatoria: il risparmio dei privati depositato in banca è un'azione legittima? In merito le banche si tutelano dichiarando ai risparmiatori che loro useranno i depositi come se fossero di loro proprietà, salvo restituirla a richiesta. Ma così è facile perdere tutto come è successo con le 4 banche famose. (Continua)
Ne parleremo col prossimo intervento.
COMPRARE BOT O AFFIDARE ALLO STATO LA GESTIONE DEI RISPARMI ? DUE PROPOSTE.
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