Politica nazionale
MARIA ELENA BOSCHI , DEFINITA LA "MAMMA" DELLA RIFORMA COSTTUZIONALE VOTATA NEL DICEMBRE 2016, CONFERMA, FORSE SENZA VOLERLO, IL NOSTRO DUBBIO.
Elena Boschi non da ascolto alle numerose richieste di dimissioni dei giornali e delle trasmissioni TV . Avrà le sue ragioni alle quali però nessuno crede, forse nemmeno Renzi, e per la verità neanche noi. Nell' intervento che precede abbiamo avanzato il dubbio che il testo della proposta referendaria, bocciata il 4 dicembre 2016, fosse stato scritto come "ciofeca" da chi voleva come risultato il NO e non il Si. A tal fine , anche se non citati, era implicito che gli autori potevano essere solo il Presidente e il Ministro delle riforme.
RENZI AVEVA COME OBIETTIVO LE "PRIMARIE " = NESSUNO , PERO', NE HA DESCRITTO IL PERCORSO.
Per riconfermare il Segretario dimissionario pensiamo che il PD abbia speso anche un bel sacchetto di €uro, i quali, senza aver creato alcun utile concreto alla collettività nazionale , non possono costituire una voce di PIL : l' informazione sull'entità della spesa è difficile, se non impossibile. Tutti i commenti dell'evento, letti sulla stampa o ascoltati da radio-TV, si riferiscono solo alle "beghe" politiche interne ed esterne al partito. Non sono mancate, come in tutti gli eventi elettorali, notizie di possibili brogli e di obblighi a votare. Il calo degli elettori, rispetto al precedente evento del 2013, è stato una notizia senza appropriato commento . Insomma , se non ci è sfuggita l' informazione, nessun giornale nè dibattito televisivo ha cercato di capire e spiegare come e perché il Segretario Renzi dopo le dimissioni si è ricandidato allo stesso incarico . Perciò proviamo a darne una personale spiegazione che potrebbe pure non essere condivisa come dubbio legittimo provocato dalle ripetute dichiarazioni socio-politiche: annunciare senza realizzare risultati concreti condivisibili.
JOBS ACT = IN LINGUA ITALIANA : LEGGE (SUI) LAVORI (SUBORDINATI)
- Ci sia consentita una provocazione senza offesa per nessuno: ma Renzi e i suoi Ministri , Deputati e Senatori, Burocrati e Funzionari ministeriali sono diventati tutti inglesi o sono malati di anglomania ? O credono che gli italiani siano diventati tutti anglofili? Sarebbe, quanto meno, indecoroso. L' approvazione della Legge n. 183 del 10 dicembre 2014 , con tanto di promulgazione quirinalizia ,comincia ad essere preoccupante. Dire perché, ci sembra superfluo. Chi scrive e chi approva Leggi e Decreti obbligatori per gli italiani dovrebbe cominciare a rifletterci. Scusateci lo sfogo, ma lo stiamo scrivendo dall' inizio della cosiddetta crisi, non sembra più tollerabile che la produzione normativa del nostro Parlamento , del Consiglio dei Ministri e della gestione economico- finanziaria sia comprensibile solo dagli addetti ai lavori burocratici con implicazioni negative anche per gli amministratori comunali . Ma ci sono altri aspetti tecnico-giuridici che meritano riflessione.
UNA ""SELVA SELVAGGIA ASPRA E OSCURA" " NASCONDE LA VERITA' SUL "CANONE RADIO-RAI."
""Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura , chè (*) la diritta via era smarrita"" (*) ( chè = perché )
Così Dante descrisse il suo pre - ingresso all' inferno visto come costruzione divina di un luogo di penitenze dopo la morte, per chi avesse smarrito il corretto percorso da seguire nella sua vita terrena. Non è qui il caso di entrare nella soggettività del "sommo poeta". Ci permettiamo , però, di utilizzarlo parafrasandolo così:
LA RAI CERCA IL CANONE A CHI NON E' ELENCATO FRA GLI ABBONATI – DOVE PRENDE GLI INDIRIZZI ?
Alla richiesta di pagamento segue l' avvertimento che, per chi evitasse di pagare, è previsto l' accertamento dello Stato a fini "sanzionatori." Questo , in sintesi, è scritto nella lettera che pubblichiamo , inviataci per posta da un anonimo, il quale , probabilmente , avrà letto il servizio da noi pubblicato due anni fa proprio sul problema CANONE..
Questo intervento, però , ha il solo scopo giornalistico di informare i cittadini , detentori o meno di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di programmi televisivi della RAI sulle norme citate nella richiesta di pagare il canone