Politica regionale
L' ABRUZZO SCOMPARE E CAMBIA NOME INSIEME ALLE MARCHE E AL MOLISE
Nella proposta di legge presentata il 17 scorso dai parlamentari Pd Morassut e Ranucci, l' Abruzzo viene accorpato con le Marche e il Molise e tutte e tre perdono il nome originale storico per diventare "Regione Adriatica".. Stranamente , quasi in contemporanea, si torna a riproporre anche l' accorpamento delle Province dopo averle "riformate" per complicarne la funzione. Chi ne volesse sapere di più in merito può cliccare sulla cartella della "Politica regionale" per leggere le nostre informazioni e proposte. Ma di questo torneremo a parlare.. I commenti si possono inviare per email a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
CHI E QUANTI SARANNO GLI ASPIRANTI GOVERNATORI DELL' ABRUZZO ?
La riposta sicura è impossibile. C' è , però, chi ha avviato da quasi un lustro l' iniziativa di girare la nostra regione allo scopo far conoscere le sue idee e le sue proposte per una gestione politica rinnovata della Regione e dei Comuni nei comprensori territoriali più o meno omogenei. Sagre e festeggiamenti , anche natalizi , sono occasioni buone.
L' iniziativa è del Partito Democratico che sta promuovendo incontri molto simili ad una campagna elettorale .Abbiamo avuto questa percezione partecipando venerdì, 27 dicembre, ad un incontro sotto il "tendone di Natale " in Abbateggio, giunto all' 8^ edizione curata del Sindaco PD Antonio Di Marco, aiutato dalla Pro Loco e Associazioni varie.
L'ABRUZZO NEL CONTESTO DELLA CRISI SOCIO-ECONOMICA NAZIONALE
Dal periodico "CRESA Informa " n. 8/2012, pubblicato sul sito web www.cresa.it del Centro Regionale di Studi e Ricerche Economico Sociali riprendiamo una sintesi della posizione dell' Abruzzo nel contesto della crisi socio- economica nazionale prevista per il prossimo biennio. I dati numerici non sono confortanti. Fra questi quelli più preoccupanti riguardano le esportazioni. Se si pensa, infatti, che , allo stato della gestione finanziaria nazionale ed europea , l' unica fonte da cui attingere moneta per diminuire il debito pubblico dello Stato è costituita dalla crescita, a nostro favore, della bilancia commerciale, ci si rende conto che il debito in atto non solo resta ineliminabile , ma, anzi, crescerà. A questo fine l' unica azione possibile, e senza costo, è di ordine politico: gli Stati europei, compresa l' italia , devono riappropriarsi della "sovranità monetaria " ceduta col Trattato di Maastricht senza contropartita ma a favore dei cosiddetti "mercati" e banche private. Eppure nessuno lo dice, a cominciare dal tecnico On.le.Monti.
L'ABRUZZO PROVINCE = IL RIORDINO DISORDINATO FRA "AREE INTEGRATE" E "AMBITI TERRITORIALI"
Un riordino sempre più disordinato. Le "Aree Integrate" , da noi suggerite come ipotesi sostitutiva delle Province, sono un' idea che viene da lontano (1964) frutto di uno studio per l'individuazione di aree omogenee in Abruzzo, svolto su incarico dell' ex ISPES , (ora " Dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali ") Istituto che aveva come scopo primario quello : " di promuovere ed effettuare ricerche con metodi scientifici sui problemi dello sviluppo economico e sociale.".
LE PROVINCE : L' UPI, I QUATTRO PRESIDENTI, E LA CONFCOMMERCIO TEATINA
Dopo i due precedenti interventi sul problema delle province abruzzesi avevamo previsto il terzo per le nostre proposte connesse alla indicazione di una possibile soluzione alternativa alla fusione di Chieti – Pescara e L' Aquila – Teramo. Abbiamo pensato, però, di attendere la decisione della Regione prevista per il prossimo martedì 23. Intanto ieri abbiamo letto l' ultima arrampicata sugli specchi contro la soppressione, con accorpamento, delle Province di Pescara e Teramo . In merito noi abbiamo indicato un' altra possibile soluzione, sulla base di un documento ormai storico (1964).