Qualità della scuola
L' EUROPA PROPONE MA L' ITALIA NON ASCOLTA I SUGGERIMENTI
La Strategia Europa 2020 , decisione elaborata dalla Commissione Europea, suggerisce che la cosiddetta "crescita" potrebbe essere "intelligente" grazie ad investimenti più efficaci nell' istruzione. la ricerca e l' innovazione. ( Vai all' articolo che precede) Il suggerimento è stato trasmesso a tutti gli Stati dell' Unione. Ognuno di questi, dunque, dovrebbe elaborare provvedimenti mirati ad adeguare la funzione dell' istruzione pubblica allo sviluppo socio economico delle nuove generazioni .
SECONDO PREMIO NOBEL PER L' INSEGNAMENTO DEDICATO AI DOCENTI PIU' BRAVI DEL MONDO
Abbiamo ricevuto, purtroppo dopo il giorno 10 corrente mese , un comunicato stampa con cui Il Global Teacher Prize, informa che è in atto la seconda edizione di un nuovo premio Nobel internazionale per l'insegnamento, istituito dalla Varkey Foundation col sostegno dell’Unesco. Incaricata di scegliere la storia più significativa è l’accademia del Global Teacher Prize
UNA GIOVANE PESCARESE IN U.S.A. PER AIUTARE L’ AQUILA A RINASCERE
Dagli USA Lino Manocchia trasmette , tramite “ l’ Agenzia Abruzzo press”, di Solfanell iEditore, un’ intervista ad una giovane pescarese, architetto, che ha deciso di arricchire la sua preparazione in una università americana, non tanto e non solo per la sua crescita professionale, quanto anche per contribuire con le idee più appropriate alla ricostruzione dell’ Aquila studiando l’esperienza degli americani che ogni anno affrontano le devastazioni dei tornado.. L’intervista, però, con una specifica domanda, richiama anche l’ attenzione su uno dei problemi che la recente riforma Gelmini dovrebbe cominciare ad affrontare: l’ emigrazione dei migliori cervelli italiani.
SALUTIAMO IL DIRETTORE DELL’ UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELL’ ABRUZZO
Il prof. Carlo Petracca., prima docente, poi Preside di scuola media in provincia di Pescara, poi Ispettore scolastico centrale, promosso a Direttore dell' Ufficio scolastico regionale della scuola abruzzese, ha deciso di andare in pensione dal 1° nov. scorso.
LA SCUOLA IN SUBBUGLIO – IN ANSIA PRECARI E NUOVI DOCENTI
Nelle scuole devono entrare solo docenti capaci di suscitare l' interesse e , quindi , l' apprendimento dei contenuti insegnati.
Il ministro Gelmini crede di ottenere questo risultato mediante: --"Lauree a numero chiuso ed entro sei anni niente più precari". -- Qualità: un anno di tirocinio sotto la guida di un tutor.-- Posto di lavoro: tra gli obiettivi l'eliminazione anche delle graduatorie Queste affermazioni sono la sintesi di una intervista al Ministro Gelmini, a cura di Francesca Angeli, pubblicata ieri da il Giornale. e che noi riprendiamo per poter esprimere le nostre valutazioni sulle risposte che non tutte ci convincono.
Vorremmo sbagliarci , ma la nostra impressione è che il Ministro si stia servendo di consulenti che non possono conoscere le esigenze di tutti i gradi del percorso scolastico. I componenti del gruppo di lavoro coordinati dal Prof. Israel meritano tutto il rispetto per la loro specifica formazione professionale ma abbiamo il dubbio che si facciano guidare più dalle loro capacità di riflessione intellettuale che dall' esperienza pratica che si acquisisce solo nei contesti dei tre i gradi del nostro sistema di istruzione. A nostro avviso suggeritori e protagonisti del cambiamento potevano e dovevano essere i Collegi dei docenti e i Dirigenti delle Istituzioni.. La l consultazione dei loro rappresentanti non appare sufficiente.
Probabilmente la singola e personale visione della funzione della scuola, seppur condivisibile in teoria,.non consente al gruppo un' analisi realistica della sua struttura concreta, sia in rapporto agli insegnanti che ancor più agli alunni.
Ci sia consentito, infine di lamentarci per non aver trovato, sia nelle domande della giornalista che nelle risposte del Ministro, una chiamata in causa dei dirigenti scolastici come uno dei punti di riferimento di una qualunque riforma della scuola. La loro presenza sembra non esistere se non per renderli responsabili della gestione burocratica dell' istituto, simile a quella di un amministratore di azienda commerciale. La funzione originaria di promozione e controllo dell' attività didattica è stata eliminata, insieme alla soppressione degli ispettori , per passarla all' Invalsi.. Noi crediamo che non potrà funzionare a favore di tutta la scuola.